La mentalità è tutto, nel calcio ma non solo. In campo e fuori dal campo.

A proposito di calcio, nel mio ultimo blog, tiro fuori un parallelismo tra Juventus e Palermo e la comune componente mentale negativa che ha attanagliato le due compagini in una crisi di risultati e mentale, per l’appunto.

Clicca sul link per leggere l’articolo specifico https://www.dmpersonalcoach.it/2022/10/12/la-componente-mentale-negativa-di-juve-e-palermo/

La componente mentale negativa della scorsa settimana e del precedente blog, con le sontuose prove di “squadra” di Juve e Palermo (entrambe scese in campo sabato 15 ottobre), può essere parafrasata con un mantra caro a noi Mental Coach:

“la mentalità è tutto”.

In questa strana analogia che prosegue e piacevolmente seguo, due giocatori delle rispettive squadre, lo juventino Danilo e il palermitano Elia, in campo sono stati determinanti e fuori dal campo hanno esteso bene il concetto/mantra.

La mentalità è tutto.

Danilo nel post partita Toro -Juve articola bene il concetto:

” Ho fatto un discorso alla squadra. Ormai parlo troppo. Ho detto che dovevamo avere che ognuno di noi aveva bisogno di aiuto, pensare che quando avevo io la palla avevo bisogno di un aiuto per un passaggio, quando non avevamo la palla avevamo bisogno di una marcatura in più, di una chiusura in più, sempre per aiutare il compagno. Questo ci permette di non pensare a quello che è successo e di pensare sempre al momento successivo della partita. Questa è una cosa che ci aiutare a stare dentro la partita psicologicamente, questa è la cosa importante secondo me. Sicuramente, è troppo importante stare dentro la partita psicologicamente. Si sbagliano le cose, ma è importante pensare a quello che bisogna fare nel momento  successivo. Perché non è che gli altri si fermano e aspettano che tu ti lamenti. Oggi siamo stati bravi in questo, anche se abbiamo sbagliato un po’ di cose, ma abbiamo dimostrato spirito di sacrificio, di squadra, e questo è per me la cosa più importante”.

La mentalità è tutto.

Nel dopo Palermo-Pisa il rosanero Salvatore Elia, protagonista del match con una doppietta che ha fatto volare momentaneamente i rosanero sul 3-1, ha dichiarato:
“Mentalmente abbiamo dato una svolta. Abbiamo lavorato molto mentalmente. Mancano i tre punti arriveranno. Sono molto felice per questa prestazione. Nell’azione del primo gol ci ho creduto tanto perché ero partito con la giusta cattiveria. Peccato per il pareggio”.

Auspico che, a prescindere dalla componente negativa e dai risultati che tardano ad arrivare, si continui a parlare di mentalità, di lavoro mentale, di stare mentalmente dentro le partite; che lo si faccia anche per arricchire i consueti contenuti di cronaca relativi a gesti tecnici, fisici e/o movimenti tattici.

Ribadisco ciò che ho dichiarato in diretta a TGS STUDIO STADIO (la trasmissione che segue le partite del Palermo): https://fb.watch/gc4Teo7WK7/ “I tempi sono maturi per considerare l’allenamento mentale alla stessa stregua di quello tecnico, fisico e tattico”, perché:

“la mentalità è tutto”, nel calcio ma non solo. In campo e fuori dal campo.

Daniele Maiorana

One thought on “La mentalità è tutto

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