Come motivare i calciatori?

Motivare i calciatori. Grande evento formativo organizzato da AIAC – Associazione Italiana Allenatori di Calcio- sull’area mentale – motivazionale del gioco del calcio.
Si è svolto Venerdì 15 dicembre 2023 in diretta streaming, il primo seminario sulla comunicazione motivazionale, ovvero, sulle modalità con cui stimolare le leve motivazionali dei calciatori attraverso, per l’appunto, la comunicazione efficace, strategica.
In questo articolo, in sintesi, definisco i punti salienti su cui si è focalizzato il mio intervento formativo.

Come motivare i calciatori?

Se vuoi motivare i tuoi calciatori devi comunicare in modo efficace.
Comunicare significa mettere in comune dei valori, condividendoli con i calciatori.

Quali valori vuoi comunicare ai tuoi calciatori?

Consiglio sempre di scrivere tutti i valori che s’intende comunicare ai propri calciatori. Ad ogni modo, per comunicarli in modo strategico, l’allenatore deve acquisire una competenza specifica: la comunicazione efficace. Una Skill da personalizzare, da mettere in campo come una strategia, per l’appunto, motivazionale.
Quando si comunica ciò che fa la differenza non è tanto quello che si dice, le parole che si usano, ma come si dicono. Per quel che concerne l’efficacia del messaggio, le parole che utilizzi incidono per il 7%, la postura (movimenti e gesticolazione) per il 38% e l’uso della voce per il 55%.
 Comunicazione efficente
Quando si parla di motivazione e gestione dello spogliatoi, oggi, nell’era delle interconnessioni, della comunicazione globale e della disattenzione è imprescindibile fare una scelta: continuare ad usare il bastone e la carota oppure mettersi in gioco, acquisire nuove competenze elaborando strategie di comunicazione più funzionali.

Il bastone e la carota funziona con gli asinelli, se vuoi motivare i calciatori c’è bisogno di ben altro.

L’allenatore per comunicare in modo strategico, per l’appunto, si può avvalere di un metodo, uno strumento del coaching davvero efficace, mi riferisco alla Programmazione Neuro Linguistica. La PNL, è il modo in cui i calciatori recepiscono le informazioni, le elaborano nella loro mente con immagini e pensieri per poi, grazie a questi, dar seguito alle informazioni recepite con le azioni sul campo.
In questo processo fisiologico (informazioni – pensieri – azioni) la PNL punta il focus proprio sulla gestione delle immagini e dei pensieri affinché nella mente dei calciatori si tramutino in alleati e non avversari. Si dice spesso che l’avversario più temibile gioca nella testa del calciatore, bene, cosa sappiamo di questo avversario, come e cosa deve fare il calciatore per batterlo?
Spesso i calciatori, soprattutto i più giovani non lo sanno, anzi sono in balia di questo avversario, un vero e proprio impostore. Il calciatore gioca due partite, una nella sua testa e una in campo. La prima anticipa e condiziona la seconda.

Nella partita che si gioca in anticipo, ovvero, nella testa del calciatore, coesistono due parti, due sé: Sé 1 e Sé2.

IL sé 1 è la parte razionale del cervello che da le indicazioni, giudica e critica continuamente, acquisisce le informazioni (spesso in modo distorto) ed alimenta l’impostore di cui sopra, il quale non solo critica continuamente e vede tutto nero ma fa dubitare il calciatore delle sue stesse abilità.
Il sé 2 è parte più intuitiva e irrazionale che esprime potenzialità e talenti. il sé 2 è istinto purissimo, si autoalimenta di sensazioni e percezioni.

Questi due sé, danno origine al gioco interiore. L’allenatore deve conoscere questo gioco interiore dei propri calciatori, consapevole che, grazie alla comunicazione, lo stesso INNER GAME può essere orientato per liberare tutto il potenziale del calciatore.

Il calciatore deve fidarsi della parte più razionale e affidarsi ad essa. Deve gestire i vari momenti “mentali” passando dal chiacchiericcio fine a se stesso all’azione “senza pensieri”, ovvero, il sé 1 deve astenersi dal giudizio e fidarsi del sé 2 (custode di tutto il potenziale) in modo naturale, attivando il cosiddetto “calciatore automatico”.

Come comunicare, dunque, per motivare i calciatori?

L’allenatore deve innanzitutto conoscere bene le caratteristiche mentali di ogni singolo calciatore.

Elementi di PNL

Grazie al contributo della PNL si distinguono tre tipologie di sistemi attraverso cui i calciatori recepiscono le informazioni:

– Sistema Visivo = immagini 

– Sistema Uditivo = suoni – parole – rumori

– Sistema Cinestetico = sensazioni – il gusto – l’olfatto – il tatto

Le percentuali di appartenenza sono:

• 40% Visivi ( simbolo V, dall’inglese Visual )

• 40% Cinestetici ( simbolo K, dall’inglese Kenestetic )

• 20% Uditivi ( simbolo A, dall’inglese Auditory )

I Visivi quando pensano mirano in alto con gli occhi, si muovono in campo mantenendo una posizione dritta e quando parlano hanno gli occhi rivolti verso l’alto. Hanno una respirazione alta, visibile all’altezza delle spalle. Memorizzano vedendo immagini e sono poco distratti dal rumore. Hanno spesso problemi a ricordare le istruzioni verbali perché la loro mente tende a distrarsi.
Dare ai calciatori visivi indicazioni che facciano riferimento a immagini e/o video.
Gli uditivi quando parlano, muovono gli occhi lateralmente. Respirano in posizione toracica. È tipico che parlino interiormente o si distraggano facilmente con il rumore. Spesso gli uditivi muovono le labbra quando parlano da soli.
Il calciatore uditivo ama sentirsi spiegare le cose e memorizza ascoltando.

I cinestetici hanno una respirazione bassa, addominale. Spesso si muovono e parlano lentamente. Gradiscono il contatto fisico. Hanno una gestualità lenta,. Memorizzano facendo qualcosa. Se sono coinvolti in un programma, si interessano ai particolari e seguono ogni dettaglio.

Il calciatore  cinestetico per memorizzare bene ed eseguire i gesti tecnici/fisici/tattici ha bisogno della sperimentazione pratica diretta.

Ogni calcatore ha una caratteristica predominante sulle altre che sono comunque presenti.

Conosci i tuoi calciatori

ESEMPIO DI WORKOUT CHE PROPONGO AGLI ALLENATORI PER SVILUPPARE LA COMPETENZA: COMUNICAZIONE MOTIVAZIONALE

Individuate le modalità attraverso cui ogni singolo calciatore recepisce le  informazioni, l’allenatore per motivare i calciatori, deve riuscire a comunicare bene gli obiettivi da raggiungere e dare dei feedback quotidiani.

Qual è il VERO (macro) obiettivo stagionale?

L’allenatore deve avere chiarezza sull’obiettivo annuale, comunicarlo all’inizio della stagione alla squadra e ribadirlo a più riprese nello spogliatoio. Attraverso la gestione e la comunicazione dei micro obiettivi si mantiene alta la motivazione. Quali sono i micro obiettivi?
-obiettivi tecnici, tattici, fisici e di miglioramento. Quest’ultimi si possono sviluppare attraverso lo strumento del FEEDBACK.
Il feedback è d’importanza vitale per l’apprendimento dell’obiettivo e per il miglioramento della performance. L’allenatore deve orientare le sue parole sia al risultato dell’azione del proprio giocatore sia al processo dell’azione stessa.
ESEMPIO: CALCIARE LA PALLA E’ IL PROCESSO, DOVE E COME ARRIVA E’ IL RISULTATO.
Spesso ci si concentra solo sul processo rendendo la comunicazione inefficace. ESEMPIO: “HAI CALCIATO MALISSIMO. ERRORE TECNICO”, meglio: “la palla è uscita di 15 cm fuori dalla linea di fondocampo”.
Questo feedback aiuta il calciatore a focalizzarsi sulla modalità del gesto tecnico stimolandolo all’auto miglioramento.
Difatti, il feedback che invita il calciatore a rivedere mentalmente ogni singolo risultato delle proprie azioni lo mette nelle condizioni di acquisire maggiore auto consapevolezza fisiologica e psicologica.
Chiunque fosse interessato alle slide proposte in diretta streaming può richiederle via mail: danielemaiorana@hotmail.com oppure contattandomi al 3206464884
Daniele

2 thoughts on “Comunicare in modo efficace per motivare i calciatori

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *