C’è un aspetto caratteriale che incide (più di ogni altro) nelle fasi di crescita dei nostri ragazzi.

La resilienza dei giovani atleti. “Non mollo perché barcollo”.

Amo lo sport in tutte le sue sfaccettature. Amo ancor di più il mio lavoro, soprattutto, quando con il mio “Mentality Coaching” i protagonisti sono proprio loro, i ragazzi.

Calcio, volley, basket, tennis ma anche atletica leggera e “life”, ovvero, vita di tutti i giorni a prescindere dallo sport agonistico. Ho a che fare con ragazzi dai 12 ai 18 anni, sportivi e non, professionisti e agonisti che aspirano a diventare tali.

Conosco bene le loro delicatissime fasi di crescita.

Seguendoli nei vari sport, allo stesso modo, ho imparato a capire che con loro, nativi digitali, la motivazione deve necessariamente avere a che fare con approcci e stili innovativi.

Lo stile motivazionale, ahimè, ancora oggi usato da tantissimi educatori, istruttori, mister ecc è il classicissimo bastone e carota. ⏬

Funziona con gli asinelli. Siamo sicuri che sia efficace anche con i ragazzi?

Il più potente motore motivazionale, riguarda, piuttosto, un aspetto caratteriale insito in ciascun adolescente, mi riferisco alla Resilienza. La forza del carattere.

Questa straordinaria energia in grado di far muovere il mondo interiore e trasformare allo stesso modo quello esteriore in un mondo migliore.

Tutto il mio metodo relativo alla preparazione mentale dei giovani atleti gira attorno alla Resilienza (e non solo perché c’ho scritto un libro). Al contrario di quanto si pensi, dal momento in cui veniamo al mondo, dal primo respiro, abbiamo tutti in dote questa straordinaria energia, solo che non tutti la sappiamo utilizzare.

Hai presente un manuale di istruzioni in bianco, fatto di sole pagine vuote? Bene, chi ha una predisposizione innata da “autodidatta” riesce a tirare fuori questa energia, ha libero accesso alle istruzioni e non si pone il problema.

Chi non ce l’ha, barcolla,  in balia di se stesso ed è li lì per mollare.

Ma con il mio metodo,  il sempre attuale detto “barcollo ma non mollo”, diventa una metafora inversa, ovvero: “non mollo proprio perché barcollo”.

Una nuova chiave di accesso per entrare nel loro mondo.

Per permettere loro di tirare fuori tutte le energie, necessarie a creare una mentalità vincente.

Un esercizio specifico sulla resilienza, dopo una sessione di Mental Training in campo con i giovani calciatori

A proposito, se ti va, clicca sul link in basso e leggi il mio blog specifico su come creare la mentalità vincente nei giovani atleti ?

https://www.dmpersonalcoach.it/2018/07/30/mentalita-vincente/

Non mollo proprio perché barcollo, divevamo.

Si perché è proprio quando barcolli, in preda a momenti negativi (fondamentali per crescere) che questa grande energia ti spinge a tirare fuori il meglio di te.

Se lo comunichi in un certo modo i ragazzi ti seguono.

Indichi loro una via da seguire e percorrere insieme. Solo così possiamo comprendere fino in fondo i loro codici digitali di comunicazione.

Solo così possiamo tirare fuori la loro forza del carattere.

Si perché la Resilienza è il “non mollare mai”, siamo tutti d’accordo,  ma è soprattutto il “barcollare”. Questo straordinario verbo intransitivo grazie al quale, i ragazzi, coniugano al presente, sulla loro pelle, le emozioni più contrastanti.

Di emozioni come tristezza, solitudine, rabbia, insieme ai tanti aspetti in cui si manifesta la paura, quasi ci si vergogna a parlarne come fossero diventati veri e propri tabù.

Eppure è la gestione delle emozioni a sviluppare quell’intelligenza  in grado di infondere sicurezza e praticità all’esperienza di vita vissuta. In campo, in palestra, a scuola e nel mondo interiore dei nostri ragazzi.

Comunicare per motivare

Comunicare per motivare con i ragazzi è possibile ed auspicabile, sempre che ci si metta in discussione e si eviti di affidarsi esclusivamente a stili e modi di fare, utilizzati, con successo, in passato.

Primo step?

Creare il manuale di istruzioni (di cui sopra) sotto forma di diario di bordo, quaderno degli appunti o semplici fogli da colorare!

Mi spiego meglio?

Un colore per ogni emozione vissuta in campo, in palestra, a scuola o in ogni altro contesto a loro congeniale.

Che siano i ragazzi a scegliere.

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